“Sessant’anni di iniziative a tutela dei consumatori nelle Regioni, in Italia, in Europa»
Sintesi dell’intervento di Anna Rea, presidente di Adoc al panel su “Il diritto alla rappresentanza” a Fiuggi per la XX edizione della Sessione programmatica del Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti (Cncu) – Regioni
Il presidente di Adoc, Anna Rea, nel corso del suo intervento ha sottolineato la necessità di avviare un processo di riforma del mondo consumeristico, a 25 anni dall’emanazione del Codice del Consumo, che deve coinvolgere Governo e Ministero nonché le grandi, piccole e medie imprese. I risultati ottenuti finora dal mondo consumeristico sono sotto gli occhi di tutti – ha detto -. La difesa dei consumatori dai soprusi, dalle speculazioni e dalle truffe sono un risultato importante ma è altrettanto rilevante l’opera di educazione al consumo consapevole e sostenibile fatto in tutti questi anni. Con molte delle aziende virtuose (grandi e medie) che, di fatto, applicano il concetto della responsabilità sociale abbiamo firmato protocolli che hanno prodotto risultati importanti. Le novità epocali come la pandemia, la guerra, la recessione e, in questi ultimi anni, il caro bollette e il carovita – ha sostenuto il Presidente di Adoc – richiedono che le associazioni facciano da subito un salto di qualità nell’azione che possono svolgere in rappresentanza non solo degli interessi della persona, ma anche nell’interesse generale del paese e dell’Europa.
La globalizzazione pone, infatti, la necessità di svolgere azioni virtuose a favore della persona consumatore a livello transnazionale, recuperando il ruolo che i consumatori hanno all’interno del Cese, così come a livello nazionale nel Cnel, in un rapporto strettissimo con la conferenza Stato-Regioni. Ma tale azione va intensificata anche a livello nazionale: siamo tuttora rappresentati all’interno dell’ex Mise, che oggi denominandosi Ministero delle imprese e del made in Italy (Mite), sembra essere rivolto maggiormente alle imprese e poco ai consumatori e ai lavoratori.
Anna Rea ha poi sottolineato che è quanto mai necessario un chiarimento con le Istituzioni per rendere esigibile il ruolo dei consumatori, relegato al momento solo alla consultazione. Non è possibile essere consultati nell’imminenza dell’approvazione di un provvedimento, in quanto il contributo delle associazioni dei consumatori è un contributo tecnico, professionale che, come tale richiede analisi e tempi ben precisi. Auspichiamo da parte del Ministero – ha concluso il presidente dell’Adoc – quindi, chiarimenti circa la centralità che i consumatori devono avere, una vera rappresentanza possibile soltanto presso la Presidenza del Consiglio.
Tutto quello che stiamo vivendo nel nostro Paese, in Europa, nel mondo, sul fronte del consumo richiede un grande impegno: le famiglie non arrivano a fine mese, il caro energia ha peggiorato la situazione, le speculazioni e le truffe on line aumentano. Ma anche sul fronte dei servizi essenziali le cose non vanno meglio: liste di attesa nella sanità, la speculazione avvenuta sui costi delle mascherine o sui farmaci. Insomma tutto depone a favore di una riforma che dia legittimità e ruolo negoziale ai consumatori.
Riteniamo quindi necessario un incontro con il presidente Meloni perché l’importanza dei corpi intermedi è chiara e vorremmo che ce lo dimostrasse, che fosse la prima donna Presidente del consiglio, anzi il primo presidente del Consiglio a convocare le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative. La rappresentanza per essere tale deve essere riconoscibile: dal numero di iscritti, identificabili, verificabili, con sportelli rappresentativi sul territorio e su attività prevalentemente fatta di conciliazioni paritetiche e non extragiudiziarie. E questo per distinguersi dalle lobby di professionisti che fanno della tutela della persona/consumatore un mestiere e non un’azione sociale di tutela.
XX EDIZIONE DELLA SESSIONE PROGRAMMATICA
CNCU – REGIONI
“Sessant’anni di iniziative a tutela dei Consumatori nelle Regioni, in Italia, in Europa”
Fiuggi, 15 e 16 dicembre 2022
DOCUMENTO FINALE
I rappresentanti delle associazioni dei consumatori e delle Regioni riunitisi a Fiuggi in occasione
della XX edizione della Sessione programmatica CNCU – Regioni:
– Esprimono apprezzamento per gli interventi dell’Assessore alla Tutela del Consumatore della Regione Lazio Paolo Orneli e del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci e, condividendone contenuti e obiettivi proposti, li fanno propri a partire dall’impegno assunto da entrambi sulla necessità di sviluppare una maggiore capacità di ascolto delle istanze provenienti dalle associazioni dei consumatori da parte delle Istituzioni e di riconoscere un ruolo più significativo del CNCU in particolare nelle sue prerogative di espressione di proposte e pareri;
– ritengono che in un momento così delicato per la vita delle cittadine e dei cittadini italiani la celebrazione del 60° anniversario dei diritti dei consumatori rivesta particolare importanza per riaffermarne l’esigibilità e una loro maggior tutela, anche sulla base delle proposte scaturite nelle relazioni e nel dibattito durante i panel della conferenza sulla rappresentatività, sulla giustizia, sulla armonizzazione della progettazione consumerista, di cui ai successivi punti;
– propongono, nel quadro di una più elevata tutela dei diritti dei consumatori e utenti e della loro rappresentanza, una iniziativa condivisa tra Governo, Regioni e AA CC, non più procrastinabile, tesa ad assicurare a tali diritti protezione di rango costituzionale, come in altre nazioni europee;
– propongono di attivare tutte le iniziative informative e formative necessarie al fine di promuovere una maggiore consapevolezza nel consumatore, anche tramite l’inserimento dell’educazione al consumo nei cicli scolastici e nei percorsi formali, informali e non formali di apprendimento permanente;
– chiedono di assicurare per intero le risorse derivanti dalle sanzioni antitrust definite dalla Legge 388/2000 (art.148) agli scopi da essa indicati e alle iniziative a vantaggio dei consumatori deliberate dal CNCU e di implementare tali risorse con quelle derivanti dalle sanzioni di altre Autorità;
– propongono di istituire formalmente a fianco e a supporto delle iniziative del CNCU e delle attività consumeriste, anche di rango legislativo, un network tra le AA CC, le Università e i Centri di Ricerca denominato “Accademia del Consumo” e avviare un percorso che valuti modi e finalità di costituzione di un eventuale Centro Tecnico delle Politiche Consumeristiche, come struttura di supporto del CNCU;
– ravvisano necessario promuovere maggiori strumenti per lo sviluppo dell’associazionismo consumerista, anche tramite la definizione di uno Statuto che meglio definisca i diritti e doveri fondamentali del cittadino in quanto consumatore–utente;
– chiedono di sostenere anche con norma di legge la titolarità delle associazioni dei consumatori a svolgere azioni negoziali a tutela degli interessi economici e sociali dei consumatori e degli utenti nelle relative sedi Istituzionali e nel rapporto con le Imprese;
DIRITTO ALLA RAPPRESENTANZA
Al fine di assicurare un concreto coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nel processo di formazione degli atti che li riguardano nella loro qualità di consumatori e utenti, va reso effettivo il diritto alla rappresentanza attraverso un maggior coinvolgimento delle AACC nella consultazione a tutti i livelli decisionali (amministrativi e legislativi). Affinché tale diritto si possa esercitare pienamente si avanzano le seguenti proposte:
– riconoscere pienamente e disciplinare la rappresentanza dei consumatori valorizzando il ruolo delle AACC;
– ridefinire la presenza delle AACC nel CNCU, con parametri oggettivi, omogenei e semplificati, che tengano anche conto della partecipazione dei cittadini alle iniziative, delle adesioni e delle attività svolte;
– impegnare il Governo e la Conferenza delle Regioni affinché definiscano linee guida per l’armonizzazione dei criteri di riconoscimento dell’associazionismo consumerista per l’iscrizione delle AACC nei CRCU e per lo sviluppo della cooperazione interregionale in coordinamento con la normativa nazionale.
ACCESSO ALLA GIUSTIZIA
– Assicurare e favorire un vero accesso alla giustizia migliorando le procedure:
– di ADR, mediante il rilancio in particolare della conciliazione paritetica, prevedendone l’obbligatorietà per tutte le materie di consumo;
– dell’azione inibitoria, assicurandone la maggiore fruibilità;
– del ricorso alla giustizia ordinaria, contenendone i tempi, i costi amministrativi e quello dei compensi professionali, che per alcune fasce di reddito devono essere assicurati per legge.
– Vanno inoltre sostenute le procedure semplificate di gestione delle controversie tra l’utente e lo Stato (in tutte le sue articolazioni), prevedendo necessariamente che l’amministrazione sia obbligata ad attivare forme di ADR (quali condizioni di procedibilità dell’azione) prima di arrivare al procedimento ingiuntivo ed esecutivo.
– Va ulteriormente rivisitato l’impianto dell’azione di classe, che risulta allo stato attuale totalmente inattuata, costituendo ciò un mancato esercizio dei diritti da parte del cittadino e un grave pregiudizio alla regolamentazione del mercato, con una riduzione delle possibilità di contenere pratiche commerciali scorrette.
– A tale riguardo, va valorizzato il ruolo delle Autorità, non solo nelle azioni ex post, con la comminazione di sanzioni più severe nei confronti delle imprese per gli abusi di posizioni dominanti o pratiche commerciali scorrette, adeguandole agli introiti illecitamente percepiti, ma anche e soprattutto rafforzandone l’azione in via preventiva, con una più ampia partecipazione dei soggetti interessati e coinvolgendo le imprese in percorsi di moral suasion, volti a deflazionare i comportamenti illeciti posti in essere con eccessiva disinvoltura.
ARMONIZZAZIONE DELLA PROGETTAZIONE CONSUMERISTA
– Semplificare l’iter procedurale e burocratico dei bandi, coinvolgendo le AA CC nella loro definizione secondo il principio della progettazione condivisa e assicurando che la loro approvazione ai rispettivi livelli sia sottoposta a parere del CNCU o del CRCU della Regione interessata.
– Condividere la definizione dei parametri di spesa, dei criteri di spendibilità delle risorse assegnate, anche con riguardo alle caratteristiche previste dal Codice del Terzo Settore e la valutazione dei risultati raggiunti.
Il presente documento è stato letto in occasione della conclusione dei lavori della Sessione programmatica ed è stato approvato dalla maggioranza dei rappresentanti delle Associazioni dei consumatori e delle Regioni presenti.