Usiamo sempre di più i dispositivi mobili per guardare film e serie tv e per ascoltare musica. Da Sky a Netflix, dai Rai Play a Spotify. In viaggio però, i contenuti a cui siamo abbonati potrebbero essere bloccati, costringendoci a cancellare le abbuffate di serie tv che avevamo previsto per le vacanze.
Ma tutto questo sta per cambiare.
Cosa cambia?
Secondo le nuove regole votate dal Parlamento UE, se un cittadino dell’Unione ha comprato i diritti per guardare, leggere o ascoltare contenuti online da un servizio nel proprio paese, potrà beneficiare degli stessi servizi anche quando si troverà temporaneamente in un altro paese UE.
L’accesso sarà garantito solo ai cittadini che si trovano in viaggio in un altro paese UE per un tempo limitato, in vacanza, per un viaggio d’affari o di studio ad esempio.
I produttori e i fornitori di contenuti potranno verificare la residenza degli abbonati. Il Parlamento europeo ha richiesto che delle misure di salvaguardia siano incluse nel testo affinché i dati e della privacy degli utenti vengano adeguatamente protetti nello svolgimento di questo processo di verifica.
Le leggi avranno effetto dalla prima parte del 2018 ma nessuna limitazione per chi ha un abbonamento già attivo: le norma avranno un effetto retroattivo.
Per un’Europa digitale
Le nuove leggi permetteranno agli utenti di usare i servizi che hanno pagato indipendentemente da dove si trovino in quel momento nell’Unione Europea. Promuovendo così l’accesso a contenuti legalmente acquistati, queste misure potrebbero aiutare nella lotta alla pirateria informatica.
Le nuove misure fanno parte di un più ampio quadro digitale: il 15 giugno 2017 verrà completamente eliminato il roaming. I deputati europei stanno inoltre considerando nuove regole sul geo-blocking (il “blocco geografico” per cui non è possibile ad esempio fare acquisti in alcuni in siti esteri) per fare in modo che i negozi online non discriminino i consumatori in base al luogo da cui si collegano o in cui sono residenti all’interno dell’UE.
Il mercato dei contenuti on-demand
Secondo i dati dell’Unione delle Radio-TV europee (European Broadcasting Union, EBU), circa l’11% delle famiglie europee aveva un abbonamento a servizi di video on-demand nel 2016. Si pensa che il loro numero sia destinato a raddoppiare da qui al 2020.
Netflix occupa il 54% di questo mercato degli abbonamenti, sempre secondo l’EBU.
Bisogna notare che la portabilità dei contenuti online non riguarderà solo film e serie tv ma ogni tipo di contenuto digitale come libri elettronici (e-books) e musica.