Spiagge, una giornata al mare costa 60 euro per famiglie

Rincaro medio del 2,3% sul 2016

Prezzi degli stabilimenti balneari in lieve rialzo quest’estate secondo un’indagine dell’Adoc. In media le maggiorazioni registrate nelle regioni sono del 2,3%, per quanto riguarda i costi per ingresso, ombrellone, lettino e sdraio. Per una giornata al mare una famiglia spende complessivamente poco meno di 60 euro, compresi extra e ristorazione.

La Sicilia segna i maggiori rincari (+8%), seguita da Sardegna (+7,5%) e Emilia-Romagna (+6,6%), Molise e Campania le più economiche

“Rispetto allo scorso anno abbiamo registrato un contenuto aumento dei prezzi per l’utilizzo dei servizi offerti dagli stabilimenti balneari, in media nell’ordine del 2,3% – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – le Regioni dove si registrano i maggiori aumenti sono Sardegna (+7,5%), Sicilia (+8%) ed Emilia-Romagna (+6,6%). Invariati i costi di Lazio, Puglia, Marche, Campania, Abruzzo e Molise. L’unico calo è registrato in Basilicata, i cui costi scendono del 3,7%. Mediamente, i costi da sostenere per il solo utilizzo dei servizi standard degli stabilimenti è pari a poco più di 30 euro per famiglia, con punte massime in Sardegna (43 euro) e Liguria (40 euro). Ma nel calcolo dei costi da sostenere per una giornata al mare vanno inseriti quelli destinati alla ristorazione, con una spesa media di 25 euro a famiglia e gli extra (come parcheggio e docce calde quando non comprese nei servizi standard), in media poco più di 5 euro al giorno. Complessivamente, una famiglia può arrivare a spendere poco meno di 60 euro per una giornata al mare, con punte minime in Molise (48 euro) e massime in Sardegna (81 euro). Nonostante il lieve rialzo dei costi il mare e le località balneari italiane continuano ad essere le mete preferite dai turisti italiani, scelte da oltre il 60% dei partenti. La Sicilia è la Regione più gettonata (20% delle preferenze), seguita da Puglia, Campania e Lazio. Il periodo preferito per il soggiorno è ovviamente agosto, ma anche settembre, che mediamente prevede prezzi inferiori del 30% rispetto all’alta stagione.”

Gli stabilimenti chiave per il rilancio dell’economia blu

Secondo l’Adoc gli stabilimenti possono diventare la chiave di volta per promuovere il turismo balneare e culturale, per tutelare l’ambiente costiero e rilanciare l’economia blu, ma la loro gestione deve essere ripensata e l’annosa questione delle proroghe definitivamente risolta.

“Gli stabilimenti balneari, se ben gestiti, possono diventare il primo baluardo per la tutela dell’ambiente costiero e marittimo ed essere il giusto viatico per il rilancio del turismo, sia balneare che culturale, e dell’economia blu, legata al mare – continua Tascini – il settore sicuramente non vive un buon momento, il calo delle presenze e degli investimenti degli ultimi anni, dovuto anche alla continua incertezza sulla durata delle concessioni, ha inciso profondamente sulla loro economia, soprattutto al Sud. E’ un punto, quello delle concessioni, che deve necessariamente essere chiarito, in modo da poter gettare le basi per futuri investimenti e definire, una volta per tutte, chi ha il diritto e l’onere di investire nel settore. Per i consumatori tali investimenti potrebbero tradursi in vantaggi sia in termini di qualità dei servizi offerti sia di prezzi più concorrenziali. Crediamo che si debba investire nelle imprese balneari e che queste possano e debbano rilanciarsi anche con iniziative intelligenti. Crediamo che possa essere avviata una sinergia tra turismo prettamente balneare e turismo culturale, collegando le meraviglie naturali delle coste alla grande ricchezza culturale e storica dell’entroterra, prevedendo percorsi e iniziative congiunte al fine di rinnovare e rilanciare l’intero settore turistico. Inoltre, sarebbe opportuno mantenere aperta la stagione balneare anche dopo la fine dell’estate, in particolare nelle Regioni più favorite dal clima. I prezzi più bassi nei periodi classicamente fuori stagione possono costituire un incentivo in più per le famiglie”.

I 5 CONSIGLI PER RISPARMIARE IN SPIAGGIA

L’Adoc ha predisposto un breve vademecum di 5 consigli per provare a risparmiare anche in vacanza. Ricordandosi sempre che l’accesso alla battigia è sempre libero e gratuito!

1.     ABBONAMENTO CONDIVISO

Se si vuole risparmiare la metà del costo di un abbonamento è possibile acquistarlo in condivisione con altre persone (amici, parenti, ecc…) e alternarsi nella fruizione della cabina, del lettino, della sdraio e dell’ombrellone.

2.     IN VACANZA FUORI STAGIONE

Andare negli stabilimenti a settembre permette di risparmiare sulla spesa sostenuta, in media si taglia il 30% rispetto ai costi estivi. Considerando che ormai il bel tempo dura fino a ottobre, il mare “settembrino” è una soluzione più che interessante.

3.     PRANZO AL SACCO

Tra gelati, bibite, caffè e un pranzetto veloce si rischia di spendere oltre 30 euro solo per mangiare. Se invece ci si organizza con panini, frutta e acqua portati da casa si abbatte completamente la spesa per il mangiare.

4.     MATTINA O POMERIGGIO

Molti stabilimenti balneari offrono la possibilità di usufruire dei loro servizi anche solo per mezza giornata. In questo modo si può risparmiare sensibilmente sui costi, anche fino alla metà, e si gode comunque dei servizi offerti.

5.     LONTANI DAL MARE

In alcuni stabilimenti è possibile incontrare una grande differenza di prezzo (anche del 70%!) tra i servizi vicini alla battigia e quelli più vicini all’ingresso dello stabilimento, con questi ultimi a costare molto di meno. Se stare in riva al mare non è fondamentale, questa è una soluzione intelligente per godere appieno dei servizi dello stabilimento senza spendere una fortuna.

STABILIMENTI BALNEARI 2017 – REPORT PREZZI

COSTO MEDIO PER FAMIGLIA (2 ADULTI, 2 BAMBINI) DI UN GIORNALIERO PRESSO STABILIMENTI (COMPRENSIVO DI 4 INGRESSI, 1 OMBRELLONE, 1 LETTINO, 1 SDRAIO):

REGIONE SPESA MEDIA 2016 SPESA MEDIA 2017 DIFF. % 2016-17
LAZIO 29 € 29 € =
LIGURIA 39 € 40 € +2,5%
TOSCANA 36 € 37 € +2,7%
PUGLIA 27 € 27 € =
EMILIA ROMAGNA 30 € 32 € +6,6%
MARCHE 28 € 28 € =
SICILIA 25 € 27 € +8%
SARDEGNA 40 € 43 € +7,5%
VENETO 32,5 € 33 € +1,5%
CAMPANIA 25 € 25 € =
FRIULI VENEZIA GIULIA 28 € 29,50 € +5,3%
BASILICATA 28 € 27 € -3,7%
ABRUZZO 27 € 27 € =
MOLISE 25 € 25 € =
CALABRIA 27,50 € 28 € +1,8%
MEDIA 29,80 € 30,5 +2,3%

COSTO MEDIO RISTORAZIONE ED EXTRA (USO CABINA, DOCCIA CALDA, PARCHEGGIO, ECC…) PER FAMIGLIA:

REGIONE RISTORAZIONE EXTRA TOTALE
LAZIO 25 € 4 € 29 €
LIGURIA 28 € 6 € 34 €
TOSCANA 28 € 7 € 35 €
PUGLIA 20 € 3 € 23 €
EMILIA ROMAGNA 26 € 6 € 32 €
MARCHE 26 € 5 € 31 €
SICILIA 22 € 4 € 26 €
SARDEGNA 30 € 8 € 38 €
VENETO 26 € 6 € 32 €
CAMPANIA 20 € 4 € 24 €
FRIULI VENEZIA GIULIA 27 € 6 € 33 €
BASILICATA 20 € 5 € 25 €
ABRUZZO 22 € 4 € 26 €
MOLISE 20 € 3 € 23 €
CALABRIA 23 € 4 € 27 €
MEDIA 25,10 € 5,30 € 30,40 €

COSTO MEDIO GIORNALIERO COMPLESSIVO PER UNA FAMIGLIA:

REGIONE UNA GIORNATA AL MARE
LAZIO 58 €
LIGURIA 74 €
TOSCANA 72 €
PUGLIA 50 €
EMILIA ROMAGNA 64 €
MARCHE 59 €
SICILIA 53 €
SARDEGNA 81 €
VENETO 65 €
CAMPANIA 49 €
FRIULI VENEZIA GIULIA 62,5 €
BASILICATA 52 €
ABRUZZO 53 €
MOLISE 48 €
CALABRIA 55 €
MEDIA 59,70 €