Siccità, se acqua sarà razionata, cittadini romani siano esentati dal pagamento

Se dovesse verificarsi in concreto il razionamento, su turni di 8 ore, dell’acqua potabile per i cittadini romani l’Adoc chiede che questi ultimi siano esentati dal pagamento della bolletta per almeno un trimestre o, quantomeno, venga loro ridotto l’importo in proporzione al disagio subito.

“Ci auguriamo che non si debba arrivare al razionamento dell’acqua per i cittadini romani ma, in caso contrario, chiediamo che gli abitanti della Capitale, stretta nella morsa del caldo e dall’afa da due mesi, siano esentati dal pagamento della bolletta per un servizio che non ricevono – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – o, quantomeno, venga loro ridotto l’importo in proporzione al disagio subito. Fermo restando che l’emergenza acqua è un fenomeno grave e palpabile, figlio di un cambiamento climatico purtroppo ben avviato, non crediamo che debbano essere i cittadini a pagare le inefficienze strutturali di una rete che, dati Istat alla mano, disperde quasi la metà dei flussi di acqua. La situazione odierna era ampiamente prevedibile e, nel tempo, diventerà una costante: prima di vessare gli utenti si sanino inefficienze e disservizi decennali. Per questo pretendiamo che tutti i soggetti interessati, aziende ed enti locali, si attivino per sanare completamente la rete idrica, rendendola efficiente e senza sprechi. Occorre inoltre prevenire una possibile catastrofe ambientale del lago di Bracciano, che oltre ad essere una strategica risorsa idrica è sede di un ambiente alta concentrazione di biodiversità e di ricchezza per la Regione e per l’Italia.”