“L’associazione consumatori Adoc non abbandona la trincea anticaporalato, anzi raddoppia. Dal prossimo anno in sinergia con la Uila, l’organizzazione Uil dei lavoratori agricoli, proseguiremo la felice esperienza del progetto “Siamo uomini o caporali” – finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – lanciando in tutto il Paese la campagna di sensibilizzazione “Allora legale”. Così vogliamo diffondere la cultura dell’acquisto consapevole, nella certezza che il lavoro nero si combatte innanzitutto al supermercato”. Lo ha annunciato Mary Bellissima, dirigente nazionale Adoc, chiudendo oggi a Catania il convegno “Siamo uomini o caporali. Lavoro nero, lavoro vero”. L’evento, promosso anche dalla Uil etnea, s’è tenuto nella sala Uila “Argentina Altobelli” in via Sangiuliano 365 a Catania.
Per nulla casuale che Mary Bellissima abbia parlato della nuova iniziativa proprio in Sicilia e in una sua città-simbolo. In questa regione è stato infatti girato l’ormai notissimo film “L’Ora legale”, il cui titolo ha ispirato il piano Adoc, e proprio da questa terra l’associazione consumatori insieme a Uil e Uila vuole ripartire “per dare vita – ha detto la dirigente nazionale – a un fronte popolare contro gli pseudoimprenditori, produttori di frutto oscuro”. Quindi, ha sottolineato la necessità “di azioni e norme che vadano nella direzione di una rapida e completa applicazione della legge anticaporalato, a due anni dalla sua applicazione, e di un approccio di filiera con misure come il bollino di qualità etica delle produzioni e l’elenco pubblico dei fornitori … sani”.
L’intervento di Mary Bellissima è stato preceduto dalla relazione di Enza Meli, segretaria generale della Uil di Catania, e dall’introduzione di Andrea Cavallaro, componente della Segreteria territoriale Uila Catania-Messina. In particolare, Enza Meli ha detto fra l’altro che “denunce e arresti non bastano per vincere questa sfida, quindi noi affidiamo ai consumatori, ai cittadini, un compito cruciale perché siano loro a decidere le sorti di questa partita quando riempiono la borsa della spesa”. “L’acquisto consapevole – ha aggiunto l’esponente sindacale – batte il caporalato e le pseudo-aziende degli imprenditori criminali. L’Adoc sta svolgendo un ruolo fondamentale nel Paese per affermare concretamente quanto ripetiamo da tempo proprio noi della Uil e della Uila di Catania: Buono È Legale! Sia chiaro, peraltro, che stato di bisogno e fame di occupazione non giustificano lo sfruttamento, il lavoro nero e la violazione di ogni diritto. I caporali non sono uomini, ma negrieri. Stavolta, però, vorremmo che in catene finissero loro”. Andrea Cavallaro, invece, ha dichiarato: “Noi siamo per la tutela dei lavoratori agricoli ma anche delle aziende sane che, nel rispetto dei contratti operano giornalmente, un binomio che riteniamo inscindibile. Questo obiettivo si può raggiungere anche con un costante e capillare controllo del territorio che Inps, Ispettorato del Lavoro e forze di polizia devono attuare se si vuole realmente porre un freno a questa piaga”.