Sai come riciclare l’umido?

[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”1/1″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” column_border_width=”none” column_border_style=”solid”][vc_column_text]Continuiamo con i nostri consigli sulla raccolta differenziata. Oggi è il turno dell’umido.

  1. Attenzione al sacco giusto! Per un corretto trattamento dei rifiuti organici è infatti necessario utilizzare i sacchetti in materiale biodegradabile e compostabile certificati a norma Uni En 13432 in carta o in bioplastica. Per riconoscerli, basta controllare se riporta le scritte “biodegradabile e compostabile”, quella dello standard europeo Uni En 13432:2002 e il marchio di un ente come il Cic. No a buste di plastica tradizionale che per legge non posso essere utilizzate per l’organico.
  2. Il giusto contenitore: è necessario impiegare un cestino o un recipiente areato e traforato che permetta l’evaporazione della condensa e di conseguenza la riduzione del volume del rifiuto umido e dei cattivi odori evitando la formazione di spiacevoli liquidi in fondo al secchiello.
  3. Prima di gettare i rifiuti organici nel sacchetto, si consiglia di sgocciolarli e di non pressarli: meglio ridurre a pezzetti quelli più voluminosi. Cosa buttare nell’umido: tutti gli scarti di preparazione dei cibi, sia di tipo vegetale che animale, i resti di cibo secco degli animali domestici, i fiori appassiti o morti che possono rientrare nel processo di compostaggio, tornare alla terra e contribuire a nuove fioriture, il sughero che è un materiale naturale e biodegradabile (quindi anche i tappi in sughero). No a vetro, metallo, plastica, lattine. Scarti di legname trattato o verniciato non vanno nell’umido.
  4. Una volta avviati negli impianti di compostaggio, questi rifiuti si trasformano in compost, un fertilizzante naturale che può essere utilizzato per restituire sostanza organica alla terra. L’ultima frontiera del settore della valorizzazione del rifiuto organico è rappresentata dal biometano, biocarburante che può essere impiegato in sostituzione dei carburanti fossili e che contribuisce a rispondere in modo ancora più efficiente ai principi dell’economia circolare.
  5. Meno rifiuti. Per evitare di produrre rifiuti in eccesso, in estate bisogna fare particolarmente attenzione al cibo: il caldo può accelerarne il deterioramento, soprattutto nel caso di frutta e verdura. Si consiglia di mettere gli alimenti che vanno conservati a temperatura ambiente in luoghi freschi e al riparo dal sole.
  6. Zero sprechi in cucina. Stesso discorso per gli avanzi: prima di gettarli nell’umido meglio chiedersi come riutilizzarli. La frutta avanzata o troppo matura può essere utilizzata in ottime macedonie, mentre piccole quantità avanzate di verdura possono essere mischiate in una ricca insalata. I pomodori che cominciano a fare le rughe possono essere seccati in forno, oppure al sole, cosparsi di olio ed erbe e poi conservati poi in un barattolo coperti di olio.

 

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