Natale Sostenibile, la campagna dell’Adoc per lo sviluppo sostenibile durante le Feste

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il Natale è una delle Feste più attese dell’anno, ma anche quella in cui si consuma e si spende di più e, di conseguenza, è più facile che si facciano scelte non in linea con lo sviluppo sostenibile. Per questo l’Adoc ha lanciato oggi la campagna #NataleSostenibile, che durerà fino all’inizio delle Feste. Ogni giorno sul sito e sui social verranno diffusi brevi consigli su come trascorrere le Feste e il periodo che le precede in modo consapevole, equilibrato e sostenibile.

“Con la campagna #NataleSostenibile vogliamo stimolare i consumatori ad adottare comportamenti virtuosi durante le Feste – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc –  in pieno accordo con i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. Ci siamo chiesti se abbia veramente senso vivere questa Festa con frenesia, senza badare alle conseguenze delle nostre scelte. Noi crediamo che sia possibile trascorrere un Natale a basso impatto ambientale, basta fare attenzione alle proprie scelte e adottare uno stile di vita sostenibile ed equilibrato che sappia dare i suoi frutti anche dal punto di vista economico e sociale, oltre che da quello ambientale. E, probabilmente, anche più in linea con lo spirito originario della Festa. Per questo proponiamo una serie di consigli e accorgimenti che permettano di festeggiare il periodo natalizio rispettando l’ambiente, evitando gli sprechi, sia alimentari che non, e risparmiando dal punto di vista energetico e finanziario. Dalla scelta dell’albero alle decorazioni, dall’organizzazione dei cenoni all’acquisto dei regali fino al turismo sostenibile, sono numerosi i settori in cui è possibile adottare un comportamento sostenibile, consapevole ed equilibrato. Durante la campagna sul nostro sito (www.adocnazionale.it) e sui social Facebook e Twitter ogni giorno pubblicheremo uno o più consigli, fino all’avvento delle Feste.”

Inoltre, festeggiare il Natale in modo sostenibile ci avvicina un po’ di più al raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. È possibile vivere in modo sostenibile non solo durante le Feste, ma anche quotidianamente seguendo i consigli della campagna “Ci Riesco” realizzata da Pubblicità Progresso.

Dalla scelta dell’albero alle decorazioni, dal cenoni ai regali al turismo sostenibile, ecco i consigli dell’Adoc per festeggiare un Natale sostenibile.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space height=”20px”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_tta_accordion style=”modern” color=”pink” spacing=”3″ gap=”2″ autoplay=”5″ active_section=”0″ no_fill=”true” collapsible_all=”true”][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, L’ALBERO DI NATALE” tab_id=”1512041602215-a2bf0db5-df1b”][vc_column_text]Iniziamo dal primo grande simbolo del Natale, l’albero. Che sia vero o artificiale, l’importante è scegliere con attenzione non solo al momento dell’acquisto ma anche dopo che le Feste sono trascorse.

ALBERO ARTIFICIALE

La realizzazione e il trasporto di un albero di Natale artificiale influisce notevolmente sull’ambiente: quasi tutti gli alberi sintetici sono realizzati infatti in materiali non biodegradabili (come PVC e metallo), e si è calcolato che il ciclo produttivo di ogni albero immette nell’atmosfera circa 23 chili di CO2. L’equivalente di una corsa in macchina per 125 km. Inoltre gli alberi di plastica sono quasi tutti importati dall’estero e prima di arrivare nelle nostre case sono trasportati per migliaia di chilometri, contribuendo ad aumentare le emissioni nocive e l’inquinamento atmosferico. Tuttavia se optate per l’albero artificiale, considerate che se viene trattato con cura ha un ciclo di vita molto lungo, anche di oltre 10 anni, e nel tempo il suo impatto ambientale si riduce di molto.

ABETE VERO

Se decidete invece di acquistare un abete vero, è importante controllare che la pianta sia giovane, italiana (abete rosso o bianco) e che sia certificato, ovvero prodotto in vivai e piantagioni specializzati per i periodi natalizi, per evitare che il vostro acquisto possa contribuire al processo di deforestazione. Preferite inoltre alberi di agricoltura biologica e di produttori locali, per ridurre ulteriormente l’impronta ambientale del trasporto. Sceglietene poi uno adatto all’altezza del vostro soffitto e sistematelo in un luogo luminoso lontano da caloriferi e spifferi, applicando spesso acqua nebulizzata e avendo cura di non spruzzare sui rami neve finta o spray colorati e di non appesantirli con addobbi troppo ingombranti che rischierebbero di spezzarli. Altrimenti, se vi piace avere l’albero in giardino o sul balcone, potete prendere un abete in vaso e decorarlo fuori.

RECICLO E SMALTIMENTO

Cosa fare dell’albero di Natale vero finite le Feste? Innanzitutto, potete piantare l’albero vero nel vostro giardino, o in un parco o in aiuola, purché dietro autorizzazione comunale in caso di spazi pubblici. In alcuni negozi, è possibile acquistare un abete in comodato d’uso, il c.d. affitto ecologico. In seconda battuta è possibile dargli seconda vita consegnandolo al Corpo Forestale dello Stato, che provvederà a ripiantarlo nei terreni a rischio idrogeologico.

Se non avete possibilità di ripiantarlo, potete gettare l’abete alla raccolta differenziata, ma non nel cassonetto o con l’umido. Informatevi presso l’azienda per i servizi ambientali della vostra città/del vostro comune chiedendo del sito di compostaggio più vicino a casa vostra. Se avete un camino o una stufa, usate rami e tronchi come legna da ardere, e abbassate il riscaldamento. Gli alberi, inoltre, possono essere trasformati in fertilizzante naturale o utilizzati per la produzione di pannelli truciolati o fertilizzanti naturali.

ALBERI FAI-DA-TE

Esistono poi tante altre soluzioni alternative ed ecologiche: in commercio si trovano anche alberi artificiali realizzati con materiali riciclati, come cartone e plastica, oppure potete addobbare le piante di cui già disponete in casa, in terrazzo o in giardino. Se siete creativi potreste invece considerare di realizzare un albero fai-da-te utilizzando materiali di recupero e rifiuti riciclati, come lattine, cartoni, bottiglie di vetro o plastica. Altre idee originali si possono ottenere con i tappi di sughero o delle birre, vecchi libri o i contenitori delle uova.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, DECORAZIONI E LUMINARIE ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO” tab_id=”1512041602241-2e5ba8c6-ebeb”][vc_column_text]Anche per gli addobbi è importante evitare gli sprechi cercando di comprare il meno possibile o riutilizzando quello che si ha a disposizione.

Ad esempio, acquistando decorazioni di buona qualità, ci si assicura che possano essere riutilizzate negli anni. Preferite prodotti certificati con un marchio di qualità, come IMQ, che garantisce che il prodotto è stato sottoposto a severi test prima di essere immesso sul mercato e che, anche durante la fase di commercializzazione, viene periodicamente controllato. Controlla che il prodotto riporti sull’etichetta il marchio di fabbrica, il nome dell’azienda produttrice/importatore, la marcatura CE, che sia dotato di istruzioni in lingua italiana e che riporti la specifica se si tratti di prodotto per uso interno e/o esterno.

Valutate se gli addobbi degli anni passati sono ancora utilizzabili, magari ricorrendo a qualche piccolo aggiustamento: riutilizzate tutto quello che avete, ma in modo nuovo.

Create da voi addobbi con materiali naturali, come la pasta di sale, pigne e bacche da raccogliere al parco oppure con la frutta di stagione (arance, mandarini, melagrane, castagne), oppure ancora in legno, ceramica o stoffa, che si trovano anche nei mercatini natalizi. D’effetto sono anche i decori creati con biscotti o altri dolci colorati: tutti ornamenti 100% bio e facilmente compostabili. La natura può essere usata anche per decorare la tavola componendo centritavola di frutta o segnaposti originali.

Attenzione anche nella scelta delle luci natalizie: per non rinunciare alle luminarie rispettando l’ambiente e risparmiando sulla bolletta, scegliete prodotti a risparmio energetico (che abbiano la certificazione di sicurezza), vagliando le diverse opzioni.

Prima di decidere di acquistare delle luci nuove, controllate quelle utilizzate l’anno precedente: quelle a incandescenza possono essere riparate o sostituite.

Per ridurre sensibilmente i consumi non vi è soluzione migliore che le luci al LED: grazie a questa tecnologia, infatti, si potranno ottenere delle luminarie estremamente luminose, eppure dal consumo anche del 80% inferiore rispetto alle comuni lampadine a incandescenza. Basti pensare che luci a incandescenza, accese per un mese 5 ore al giorno, consumano 472 kWh, le seconde solo 3. Vuol dire più di 350 kg di CO2 contro 2,5 kg. In commercio esistono le più svariate tipologie di luci al LED, come le strip, strisce da appendere sia all’interno che all’esterno delle abitazioni, dal consumo spesso inferiore ai 1.5 watt, oppure nella configurazione a catena o a tubo di gomma (più adatto all’esterno), che si aggira sui 5 watt per un’intera balconata. Ricordate sempre e comunque di attivare le luci solo per determinati lassi di tempo e spegnendole durante la notte in modo da risparmiare ancora più energia.

Un’altra buona opzione è quella di ricorrere ad alcune alternative eco-friendly, anche con impatto praticamente zero sui consumi.  Una prima proposta potrebbe essere quella dettata dalla scelta di luminarie fotovoltaiche: si tratta solitamente di strip, o anche piccole catene, dotate di un piccolo pannello solare; questa soluzione, leggermente più cara rispetto alle proposte canoniche, garantisce piena autonomia dai consumi. In alternativa, esistono anche piccoli proiettori al LED che, in cambio di una spesa sostenuta, permettono di proiettare giochi di luce sulla facciata della propria abitazione. All’interno della casa, invece, è possibile sostituire le classiche luci con dei mazzi a pioggia di fibra ottica.

Usare prodotti specifici per gli esterni, riconoscibili, oltre che per l’indicazione per uso esterno, riportata sull’etichetta, perché hanno il cavo in gomma e sono segnati dalle sigle IP23 o IP44.

Scegliete la luce delle candele, rendono l’atmosfera calda, intima e serena. Decidete se comprarne di nuove o farle direttamente voi a casa, utilizzando cera d’api o riutilizzando quelle consumate solo in parte negli anni passati: potete giocare con le loro diverse forme, oppure fonderle e dare loro nuove sagome e colorazioni.

Ricordate inoltre di spegnere le luci quando siete assenti o di notte. Non solo risparmierete in bolletta, ma eviterete il rischio di cortocircuiti e incendi.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, A TAVOLA SENZA SPRECHI” tab_id=”1512041968151-50852d14-d3c0″][vc_column_text]Il pranzo e le cene di Natale con il minor impatto ambientale sono quelli che rispetta nole regole del riciclo, la stagionalità degli alimenti, la provenienza locale degli ingredienti e la coltivazione biologica. Anche a tavola si può adottare l’economia circolare.

Scegliete prodotti locali e di stagione per la tavola: acquistando questi prodotti si contribuisce a sostenere i mercati a chilometri zero riducendo le immissioni di CO2;

Evitate, se possibile, la frutta esotica: datteri, carambole, ananas e altri sono preziosi dal punto di vista nutritivo ma il consumo per il loro trasporto li rende decisamente poco eco-friendly.

Fate una spesa attenta e consapevole: pianificate con attenzione il menu delle Feste, in questo modo si ha la consapevolezza di cosa e quanto acquistare, spendendo il giusto. Basti pensare che il 32% delle volte si spreca a causa di un eccesso di acquisto generico.

Comprate solo l’essenziale, preferendo la qualità alla quantità, meglio una tavola meno imbandita ma più saporita. In questo modo si evita di comprare prodotti non necessari, uno dei motivi per cui viene sprecato il cibo.

Al momento dell’acquisto evitate le offerte promozionali illusorie come i 3×2, in questo modo si acquista e si spende più del necessario. Il 26% dello spreco deriva dall’acquisto di prodotti in offerta speciale.

Seguite i calendari della stagionalità, acquistare prodotti fuori stagione costa molto di più. Se il menù è a base di pesce, escludete specie a rischio di estinzione come i datteri di mare, le aragoste e il caviale, ricavato da alcune specie di storioni già commercialmente estinte in diverse aree del pianeta; se non potete farne a meno è fondamentale scegliere un caviale certificato o da acquacoltura. Cercate sempre e comunque di variare il consumo, acquistando pesce azzurro e locale, preferendo le specie che riportano il marchio di certificazione MSC (Marine Stewardship Council) e ASC (Aquaculture Stewardship Council), le etichette che certificano rispettivamente pesce pescato e allevato secondo criteri di sostenibilità.

Per il cenone andrebbero vietati piatti, bicchieri e posate usa e getta: per chi non volesse lavare le stoviglie, ne esistono in commercio in materiale compostabile certificato (ai sensi della Norma EN 13432) che possono essere trasformate all’interno di impianti industriali, senza costituire rifiuti da smaltire. Nel caso voleste acquistarle verificate prima con il gestore o l’Azienda di raccolta se tale percorso è fattibile nel vostro Comune.

Prevenire è meglio che riciclare: durante la spesa per i cenoni di Natale evitate lo spreco di cibo considerando il quantitativo di cibi di cui avete effettivamente bisogno; consultate le indicazioni di conservazione e soprattutto le date di scadenza. Aprite solo le confezioni necessarie e servite porzioni contenute: meglio una quantità minore di cibo nel piatto accompagnata da un eventuale bis, piuttosto che una porzione abbondante avanzata nel piatto.

Donate o sostenete: in Italia si sono diffuse iniziative di recupero e ridistribuzione di prodotti alimentari dal settore della distribuzione e/o ristorazione, in cooperazione con strutture non-profit o servizi sociali: cercate quelle attive nella vostra città e contattatele per verificare se potete destinarle gli alimenti ancora confezionati, o se potete sostenerle economicamente. Se organizzate banchetti o cene con un numero elevato di invitati potreste donare anche una parte dei pasti cotti.

Fate la raccolta differenziata in modo corretto: per poter trasformare tali avanzi in biogas (combustibile rinnovabile) e in compost (fertilizzante organico per i terreni) è necessario separare tali rifiuti in maniera pulita; non vanno quindi raccolti con l’umido oggetti in vetro, metallo, plastica, lattine.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, PACCHETTI E BIGLIETTI D’AUGURI ORIGINALI” tab_id=”1512042045863-7b030dbf-4ed0″][vc_column_text]Per incartare i regali, usate un materiale che si possa facilmente riciclare: gli involucri come carta e cartoncino sono i migliori dal punto di vista ambientale. I doni, inoltre, possono essere abbelliti in modo originale con decorazioni fai-da-te: riutilizzate la carta dei pacchetti ricevuti, i giornali, i vecchi calendari, mappe o spartiti musicali, evitando materiale impossibile da riciclare, come la carta plastificata. Per i fiocchi invece, largo a fili di lana, spaghi di corda, ma anche vecchi cavetti. Considerate anche di far divenire il pacchetto stesso parte del dono impiegando, ad esempio, sciarpe, sacchetti di carta riutilizzabili o plaid.

Anche i biglietti d’auguri si prestano ad essere realizzati a mano: date sfogo alla vostra creatività e personalizzatevi per parenti e amici. In alternativa, per ridurre la produzione di ulteriori rifiuti, esistono numerosi siti web che permettono gratuitamente di mandare gli auguri agli amici usando biglietti elettronici o E-cards in cui scrivere il proprio messaggio.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, REGALI INTELLIGENTI” tab_id=”1512042091092-8f7cb3d2-9ce0″][vc_column_text]Anche fare i regali può essere sostenibile e all’insegna del risparmio, cercando di non acquistare prodotti che potrebbero danneggiare l’ambiente e incentivare un business vizioso.

Riutilizzate quello che avete in casa: la tendenza al riciclo è in aumento e genera un risparmio di miliardi di euro per le famiglie italiane, a partire dai regali alimentari: le confezioni sigillate di vini, spumanti, panettoni e pandori che non avete utilizzato sono sempre graditi e ottimi per comporre un cesto di Natale, magari aggiungendo prodotti biologici e a chilometro zero o dolci preparati da voi. Tenete anche in considerazione tutti quei regali ricevuti negli anni passati e lasciati da parte che potrebbero invece perfettamente adattarsi ai gusti e preferenze di familiari e amici. Potreste anche realizzare dei regali fatti a mano, come maglie, agende, cornici o cosmetici naturali. Pensate che lo scorso anno l’8% del totale dei regali scambiati era riciclato o fai-da-te. E la percentuale è in crescita.

Fate regali mirati: scegliete un’esperienza, qualcosa che risponda a un’esigenza reale o che duri nel tempo, evitando di comprare i prodotti con imballaggi sproporzionati o inutili con un forte impatto ambientale. Se la passione di chi amate è viaggiare, provate a regalare un’esperienza di viaggio green: su internet potete trovare pacchetti, offerte e itinerari di viaggio in armonia con la natura, eco-sostenibili e low cost.

Regalate elettrodomestici e apparecchi tecnologici solo se efficienti: è importante preferire prodotti che possano essere spenti completamente, invece di rimanere in standby, e con standard elevati di efficienza energetica. Se invece regalate un prodotto che necessita di batterie per funzionare, includete nel dono anche un set di pile ricaricabili con caricatore: le usa e getta richiedono 50 volte in più di energia per essere prodotte di quanta ne contengono. Infine nel caso stiate comprando un apparecchio da sostituire, ricordate sempre di smaltire correttamente il precedente. Ad ogni modo, per orientarvi nell’acquisto, potete leggere le nostre guide all’acquisto disponibili sul sito.

Sì a prodotti biologici e a basso impatto ambientale e sociale: se comprate dei vestiti, per esempio, prediligete il cotone biologico oppure marchi che hanno eliminato sostanze pericolose. Potete sempre optare per doni che supportano i piccoli artigiani, un’associazione umanitaria o ambientalista, o prodotti del commercio equo e solidale, che sostengono i piccoli lavoratori del Sud del mondo: oltre alle donazioni classiche a favore di Onlus e ONG potete considerare l’adozione a distanza di una specie a rischio o anche di un albero. Un regalo di Natale originale e sicuramente sostenibile.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, SHOPPING SÌ MA CON CRITERIO” tab_id=”1512042179442-385533de-34de”][vc_column_text]Ottimizzate il tempo e gli spostamenti dedicati allo shopping facendo una lista dei regali, ragionando anche su quanto volete spendere, e programmando sul calendario i giorni da dedicare alle compere natalizie, così da non ridurvi all’ultimo o non essere costretti a tornare nello stesso negozio più volte, evitando stress e consumi inutili.

Lasciate la macchina a casa e preferite una passeggiata a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, per muovervi meglio nel traffico e non contribuire alle emissioni di CO2.

Tra le migliori alternative all’uso dell’automobile troviamo indiscutibilmente l’utilizzo di biciclette e anche la camminata.  Ci sarà meno inquinamento dell’aria, meno spreco di risorse e maggiore salute fisica e psicologica dell’uomo. E’ stato calcolato che è possibile coprire quotidianamente distanze di 1-5Km camminando con qualunque clima e fino a 15Km in bicicletta. Se andate a piedi inoltre, passeggiare tra vie non conosciute può aiutarvi a trovare negozi nuovi ed idee originali.

Infine è stato riscontrato che muoversi in biciletta aumenta il benessere mentale e fisico, riducendo quindi la spesa sanitaria pubblica indotta da stress e scarso movimento.

Utilizzare i mezzi pubblici viene considerata un’azione sostenibile in quanto abbatte notevolmente la presenza di vetture in strada, riducendo in questo modo l’inquinamento sia acustico che dell’aria che respiriamo.

Se invece non potete fare a meno delle quattro ruote, optate per un carpooling organizzato con gli amici, o un servizio di carsharing disponibile nella vostra città.[/vc_column_text][/vc_tta_section][vc_tta_section title=”#NATALESOSTENIBILE, IN VIAGGIO CON RISPETTO” tab_id=”1512042213814-67c91828-592d”][vc_column_text]Il turismo genera il 10% del PIL mondiale, secondo lo studio elaborato da Enhanced Integrated Framework (Eif), e può essre considerato come un fondamentale agente di crescita e sviluppo sostenibili, specie per i Paesi in via di sviluppo.

Per questo è fondamentale che il consumatore, nelle vesti di turista, sia educato nell’essere un viaggiatore sostenibile, responsabile e consapevole.

Le Nazioni Unite hanno dedicato il 2017 proprio al turismo sostenibile per lo sviluppo, declinando il tema in cinque aree tematiche:

  1. crescita economica inclusiva e sostenibile;
  2. inclusività sociale, occupazione e diminuzione della povertà;
  3. efficienza nell’uso delle risorse, protezione dell’ambiente e lotta al cambiamento climatico;
  4. tutela dei valori culturali, della diversità e della tradizione;
  5. comprensione reciproca, pace e sicurezza.

Hanno inoltre tracciato i 5 punti chiave da rispettare in occasione di viaggi a fine turistico. Un set di regole, consigli e buone azioni in grado, da una parte di tutelare il patrimonio naturale, artistico e culturale, dall’altra di sostenere e sviluppare le realtà locali.

Onora i tuoi ospiti e il nostro patrimonio comune

Conosci le abitudini locali, le tradizioni e le condizioni sociali della tua destinazione, prima di partire. È un ottimo modo per costruire la comprensione della comunità locale.
Impara a parlare alcune parole nella lingua locale. Ciò può aiutarti a connetterti con la comunità locale e la sua gente in modo più significativo.
Vivi e rispetta tutto ciò che rende diversa e unica una destinazione internazionale, dalla sua storia, architettura, religione, costumi e comunicazione, alla sua musica, arte e cucina.
Chiedi sempre il permesso prima di scattare fotografie ad altre persone, la loro privacy vale quanto la tua.

Proteggi il nostro pianeta

Riduci l’impatto ambientale, sii un tutore delle risorse naturali, in particolare le foreste e le zone umide. Rispetta la fauna selvatica ei suoi habitat naturali. Acquista prodotti locali che non siano realizzati con piante o animali in via di estinzione. Nelle aree protette, accedi solo ai luoghi aperti ai visitatori. Riduci il consumo di acqua e di energia se possibile. Lascia solo un’impronta minima e una buona impressione dietro.

Supporta l’economia locale

Acquista artigianato e prodotti locali. Rispetta i mezzi di sostentamento dei venditori e degli artigiani pagando un prezzo equo. Non comprare prodotti contraffatti o oggetti che siano vietati dalle autorità nazionali e/o dai Regolamenti internazionali. Noleggia guide locali con una conoscenza approfondita della zona.

Sii un viaggiatore informato

Prendi le opportune precauzioni per la salute e la sicurezza prima e durante il viaggio. Devi sapere come accedere all’assistenza medica o contattare la tua ambasciata in caso di un emergenza. Fai delle accurate ricerche prima di impegnarti nel volontariato. Scegli gli operatori del turismo che abbiano progetti legati alle politiche e alle comunità ambientali.

Sii un viaggiatore rispettoso

Osserva le leggi e le normative nazionali. Rispetta i diritti umani e proteggi i bambini dagli sfruttamenti. Abusare dei bambini è un crimine. Astieniti dal dare i soldi ai bambini ma sostieni invece i progetti della comunità. Scatta foto invece di prendere artefatti culturali protetti come ricordi del tuo viaggio. Fornisci recensioni di viaggio oneste sul tuo ritorno e promuovi la tua esperienza positiva.[/vc_column_text][/vc_tta_section][/vc_tta_accordion][/vc_column][/vc_row]