Rispetto delle tempistiche, definizione di un albo dei venditori rigoroso, campagne di comunicazione per sensibilizzare gli utenti e maggiore chiarezza riguardo gli oneri di sistema. Questi i temi dell’intervento del Presidente dell’Adoc Nazionale Roberto Tascini che è oggi ha partecipato webinar “Il mercato energia verso la fine della maggior tutela. Quali scenari e prospettive per i consumatori e le piccole imprese?”, organizzato dal centro studi Ircaf.
Dal 1 gennaio 2022 il mercato libero dell’energia sarà obbligatorio e tutti gli intestatari di contratti luce a gas appartenenti al servizio tutelato dovranno passare al mercato libero e quindi scegliere a quale compagnia affidare le proprie utenze. “Ad oggi ci risulta che oltre 14 milioni di consumatori debbano ancora scegliere, cioè circa 1 consumatore su due” – il commento di Tascini.
L’Adoc ritiene necessario puntare a realizzare un albo dei competitor del mercato con bilanci solidi, certificati con indicatori finanziari che attestino la salute e la solvibilità dell’azienda. “Riteniamo inaccettabile e poco affidabile che la platea di fornitori sia composta da ben 723 società (di cui 74 inattive), un numero esorbitante se confrontato con i 60 operatori in Gran Bretagna o i 200 francesi. ”Tra l’altro c’è un evidente correlazione tra un numero eccessivo di operatori ed il crescere dei casi di raggiri e truffe.
Altro tema rilevante riguarda gli oneri di sistema. “Circa il 66% della bolletta riguarda costi non inerenti alla spesa per la materia energia. L’Adoc propone di scaricare questi costi, in particolare gli oneri di sistema, sulla fiscalità generale per alleggerire la bolletta e a tal riguardo propone maggiore chiarezza da parte delle compagnie che devono chiarire che il risparmio, spesse volte promesso ai consumatori, non riguarda il totale della bolletta ma solo la componente energia che rappresenta oramai solo un terzo del costo della bolletta”.
Il Presidente Tascini ha concluso chiedendo di migliorare il quadro normativo per gestire le morosità involontarie. Un fenomeno che ha subito una notevole impennata nell’ultimo anno a causa della pandemia “I nostri sportelli e i nostri canali di comunicazioni sono sommersi da richieste di aiuto di persone che non riescono a pagare le utenze, come Associazione non possiamo stare a guardare”.