L’Adoc chiede al Governo tutele per i mutuatari il cui piano di ammortamento sia stato avviato da meno di un anno dalla data della richiesta

[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”1/1″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” column_border_width=”none” column_border_style=”solid”][vc_column_text]L’Adoc nell’esaminare il decreto del 25 marzo 2020, che introduce importanti modifiche al Fondo di solidarietà per i mutui per consentire l’accesso ai benefici del fondo per la sospensione del pagamento delle rate ai mutuatari, che si trovano in difficoltà economiche per la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro a seguito dell’emergenza CoVID-19, ritiene inaccettabile che dal provvedimento rimangano esclusi i mutuatari il cui piano di ammortamento sia stato avviato da meno di un anno dalla data della richiesta. A rimanere senza alcuna tutela saranno soprattutto le giovani coppie che hanno acceso il mutuo nel corso del 2019. Pertanto, l’Adoc  auspica che il  governo possa deliberare con urgenza un decreto modificativo per eliminare tale esclusione.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]