La decisione di Google di ritirare la licenza d’uso del sistema operativo Android sui prodotti Huawei, che perderebbero così anche l’accesso al Google Play Store e a tutte le applicazioni della stessa Google, rischia di danneggiare gravemente i consumatori. L’Italia in particolare, dato che è il primo Paese in Europa per numero di smartphone e tablet Huawei venduti, rischia di subire le conseguenze più pesanti.
Adoc chiede maggiore chiarezza all’azienda americana e garanzie sull’usabilità di smartphone e tablet per i consumatori
“Seguiamo con preoccupazione la lotta commerciale tra Google e Huawei, a pagarne le spese saranno, come sempre, i consumatori – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – inibire la possibilità di aggiornare il sistema operativo e, conseguentemente, l’utilizzo di app essenziali e estremamente diffuse come, ad esempio, Gmail, Youtube e il Play Store, costituisce un danno enorme per i consumatori. Sia in termini di sicurezza del sistema e della privacy, più vulnerabili ad attacchi esterni in mancanza di aggiornamenti, sia in termini di funzionalità del prodotto. I possessori attuali di prodotti Huawei rischiano di trovarsi, entro breve tempo, con un device non utilizzabile o quantomeno limitato. Pertanto invitiamo Google, le Istituzioni europee e italiane a fare chiarezza sulle effettive ripercussioni a danno dei consumatori e chiediamo all’azienda di Mountain View di garantire la piena usabilità e gli aggiornamenti di sicurezza a tutti i consumatori in possesso di uno smartphone o di un tablet Huawei.”
Aggiornamento
Google si è espressamente rivolta agli utenti in possesso di dispositivi Huawei e, nel confermare la volontà di “conformarsi alle recenti decisioni del Governo degli Stati Uniti ed i nuovi requisiti”, ha affermato che “servizi come Google Play e Google Play Protect continueranno ad essere garantiti sui dispositivi Huawei in commercio“.
Anche Huawei ha confermato che gli aggiornamenti di sicurezza saranno garantiti in Italia.
L’Adoc continuerà a monitorare la situazione al fine di evitare danni a carico dei consumatori