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GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DEI CONSUMATORI: LA PERSONA AL CENTRO

Le Associazioni dei Consumatori scendono in campo per lo stop a caro prezzi, caro mutui e caro energia, e per promuovere le comunità energetiche rinnovabili. Lanciano la proposta della consulta dei consumatori presso il CNEL.

PRESENTATA OGGI PROPOSTA AL MINISTRO DELLE IMPRESE URSO. DA SUBITO 500 SPORTELLI IN TUTTA ITALIA PER CREARE UNA RETE E OFFRIRE ASSISTENZA AGLI UTENTI

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, nell’ambito dell’evento “Consumatori e Transizione Energetica”, si è ribadita la centralità della persona: il cittadino consumatore è soggetto imprescindibile di ogni scelta, protagonista con i suoi bisogni e le sue aspettative. Lo ha sottolineato il Ministro Adolfo Urso e confermato dal Sottosegretario al Mimit Massimo Bitonci e dal Presidente della X Commissione Gusmeroli, primo firmatario della proposta di legge di riforma costituzionale dei diritti dei consumatori. Apprezzando l’iniziativa, le Associazioni dei Consumatori hanno lanciato un invito a tutti i partiti di maggioranza e opposizione a sostenere la legge di riforma e ribadito la necessità di accelerare una riforma strutturale della rappresentanza e del CNCU, a quasi 25 anni dalla prima legge del codice del consumo.

Con l’aumento dell’inflazione e, in particolare, con i rincari dei beni di largo consumo, oltre a quelli energetici e dei carburanti, è quanto mai urgente l’avvio in tempi brevi dei lavori della neonata Commissione Alert prezzi. Grande attenzione è stata chiesta dalle associazioni e, accolta dal Governo, al sostegno delle comunità energetiche rinnovabili (CER) per incentivare la transizione verso fonti di energia green e aiutare le famiglie ad abbattere la spesa per le bollette.

Proprio per il caro bollette è stata richiesta la proroga delle misure governative in atto per quanto riguarda l’annullamento degli oneri generali di sistema e l’abbassamento dell’iva al 5% per il gas, la cui scadenza è prevista il 31 marzo 2023, in virtù del fatto che le diminuzioni dei prezzi di energia e gas non son ancora tali da riportare i prezzi delle bollette a una situazione sopportabile per le famiglie italiane.

Il Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU) ha presentato oggi un progetto al Governo nell’ambito dell’evento “Consumatori e Transizione Energetica”, una proposta innovativa volta alla promozione della transizione energetica e delle comunità energetiche rinnovabili (CER), attraverso l’istituzione di 500 sportelli in tutta Italia, dislocati presso le sedi territoriali delle associazioni dei consumatori, che avranno il compito di creare una “rete” e realizzare campagne informative per i cittadini, svolgere attività di formazione per creare professionisti e amministratori, e facilitare la nascita di associazioni tra cittadini, piccole/medie imprese, attività commerciali e pubbliche amministrazioni allo scopo di autoprodurre e scambiare energia prodotta da fonti rinnovabili.

I cambiamenti climatici e il dannoso uso delle fonti fossili possono essere ostacolati e superati dalla transizione energetica (il passaggio da un mix centrato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili) e dalle comunità energetiche dove il consumatore assume il ruolo di “prosumer”, ossia produttore e fruitore di energia rinnovabile in grado di orientare il proprio consumo e, di conseguenza, il mercato elettrico – spiegano le associazioni – Inoltre, il quadro normativo in evoluzione dovrà consentire di porre basi solide agli incentivi volti a favorire la nascita delle comunità e la transizione verso le rinnovabili: il decreto del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sugli incentivi in attesa del via libera europeo, la misura PNRR sul finanziamento delle CER e il DLGS 199/21 art.31 che contempla la partecipazione alle comunità energetiche rinnovabili di tutti i consumatori, anche quelli a basso reddito e vulnerabili (per i quali occorre ancora prevedere delle misure apposite e un Fondo specifico di contrasto della povertà che consenta loro un’effettiva partecipazione ai progetti di efficientamento energetico) e la possibilità di produzione di altre forme di energia per interventi di domotica e di efficienza energetica.