[vc_row type=”in_container” full_screen_row_position=”middle” scene_position=”center” text_color=”dark” text_align=”left” overlay_strength=”0.3″ shape_divider_position=”bottom”][vc_column column_padding=”no-extra-padding” column_padding_position=”all” background_color_opacity=”1″ background_hover_color_opacity=”1″ column_shadow=”none” column_border_radius=”none” width=”1/1″ tablet_text_alignment=”default” phone_text_alignment=”default” column_border_width=”none” column_border_style=”solid”][vc_column_text]Subito proposta di legge e confronto con Bankitalia “Roma, 20 dic. (askanews) – Limitare i costi in capo al consumatore in tutti i casi in cui i prestiti siano garantiti da una busta paga o da una pensione. È lobiettivo di una proposta di legge a cui sta lavorando il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, a seguito delle recenti linee orientative sul rimborso anticipato dei finanziamenti in materia di credito al consumo, fornite dalla Banca d
Italia a fronte di una recente pronuncia della Corte di Giustizia Ue (causaC-383/18).Più in particolare il Cncu, nel corso dellultima seduta al Ministero dello Sviluppo economico, ha deliberato di avviare un confronto con la Banca d
Italia che possa portare all’elaborazione di una proposta di legge che regolamenti la casistica esclusiva dei prestiti garantiti da stipendio o pensione con il meccanismo della cessione. L’obiettivo è prevedere una disciplina specifica che, partendo proprio dalla riduzione integrale dei costi in caso di estinzione anticipata, incentivi un mercato più semplice, trasparente e concorrenziale, accorciando la filiera del credito al consumo e ridimensionando il peso di tutti i costi di intermediazione che oggi comportano tassi eccessivamente elevati. Secondo le valutazioni del Parlamentino dei Consumatori i prestiti garantiti da busta paga o pensione rappresentano infatti finanziamenti sicuri per chi presta il denaro, e spesso l’unico strumento di credito accessibile per quelle fasce di popolazione che non possono fornire nessuna garanzia diversa dalla cessione del quinto del proprio salario o della propria pensione. Al contempo, in unottica di maggiore trasparenza e coinvolgimento in fase consultiva di tutti gli attori in campo per la tutela dei conflitti tra consumatori e banche, nel corso della stessa seduta il Cncu auspica che la Banca d
Italia possa prendere in considerazione la modifica dellattuale regolamento di funzionamento dell
Arbitro bancario finanziario, col obiettivo di prevedere regole precise che disciplinino in maniera trasparente l`acquisizione di documenti e materiali da parte dei soggetti potenzialmente interessati dalle decisioni dell’arbitro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]