Roma, 17 dicembre 2022 – A differenza di quel che appare a prima vista, per l’Adoc non è affatto da accogliere con favore la decisione del Governo di alzare da 5 a 10 milioni la soglia massima delle sanzioni per le imprese che adottano azioni ingannevoli o violano le norme sulle clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori.
Sembrerebbe una buona decisione, ma in realtà il raddoppio della cifra è solo un contentino, perché la normativa europea prevede, invece, una sanzione del 4% del fatturato annuo per le aziende transfrontaliere. Dunque, si fa comunque un ulteriore regalo alle multinazionali che violano le norme a discapito delle persone consumatrici.
Ciò avviene nella sola Italia grazie ad emendamenti trasversali.
“Un’ulteriore strenna alle multinazionali – dichiara il presidente di Adoc, Anna Rea -. Infatti è grave che, grazie ad emendamenti di maggioranza ed opposizione, si aggiunga un’ulteriore ingiustizia verso chi paga le tasse e soffre per il caro vita. Difatti – prosegue il presidente dell’Adoc – ancora una volta non si intravedono chiare azioni contro l’evasione e soprattutto si annacquano quelle sugli extraprofitti proprio di quelle multinazionali che hanno lucrato e speculato durante il Covid e con la crisi energetica, a discapito anche di altre aziende virtuose.
Ci auguriamo – conclude Anna Rea – che gli stessi partiti che hanno visto i propri rappresentati firmare l’emendamento si ravvedano”.
