Al momento stai visualizzando CARO BENZINA. Il governo rimuova accise subito

CARO BENZINA. Il governo rimuova accise subito

Dichiarazione di Roberto Tascini, Presidente ADOC nazionale

Roma 11 marzo 2022

 

Cos’altro dovranno sopportare le famiglie, dopo gli aumenti in bolletta di luce e gas? I prezzi dei carburanti sono senza freni: la super e il diesel sono praticamente appaiati a più di 2,20 euro. E chi ne fa le spese? Innanzitutto i consumatori che fra il continuo rincaro dei prezzi dei beni di consumo e la necessità di dover provvedere alle esigenze familiari non riescono più a quadrare i conti.

L’Esecutivo a questo punto ha il dovere di intervenire per contrastare la valanga di aumenti che, inevitabilmente, a cascata ricadono sulle piccole e medie imprese e sulle decine di milioni di consumatori che non fanno altro che essere vessati da rincari, tasse, imposte e accise. Un provvedimento forte e deciso è essenziale: un taglio alle accise (sono ben 19 seppur inglobate in un’unica tassa nel 1995) e la sterilizzazione dell’IVA sui carburanti, già da subito.

Sull’esempio dell’Irlanda che ha annunciato un taglio temporaneo sulle accise applicate su benzina e diesel, per ADOC anche l’intervento dell’Esecutivo italiano deve essere immediato e urgente, con decreto, affiancando poi una generale riforma e revisione complessiva delle accise e degli oneri che appesantiscono bollette e carburanti. Se poi pensiamo che tra le 19 accise c’è addirittura il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935, la crisi di Suez del 1956, le ricostruzioni post Vajont, l’alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, per citarne solo alcuni, la decisione può essere presa senza tentennamenti.

Se il Governo non si muove in fretta il rischio è ancora più elevato e grave. Senza un provvedimento tempestivo ci sarà il blocco del trasporto pubblico locale poiché le aziende piccole potrebbero interrompere o ridurre i servizi taxi, bus e pullman, paralizzando il Paese oppure aumentare i prezzi delle corse, con grave danno alle utenze finali. Intanto già da lunedì 14 le aziende di autotrasporto sospenderanno a livello nazionale i loro servizi “per causa di forza maggiore” e cioè l’esplosione dei costi del carburante. E nel frattempo si sono fermati nei porti anche i pescherecci.