Adoc invita Sky ad una maggiora tutela della clientela e ad un impegno comune nella crescita della cultura della legalità.

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Nonostante le apprezzabili iniziative intraprese da Sky a tutela dei consumatori e dei dipendenti, l’Adoc ha scritto all’Azienda per  rafforzare le misure di tutela dei consumatori prevedendo un rimborso in automatico per tutti. Infatti “Dopo l’annuncio della disponibilità al rimborso per i pacchetti sport e calcio, diffuse nei giorni scorsi, gli abbonati hanno scoperto, loro malgrado, che il rimborso è subordinato ad una richiesta all’azienda. Ma stanno continuando ad arrivare segnalazioni di consumatori che incontrano difficoltà nell’accesso alla richiesta di rimborso e spesso optano per una disdetta integrale del contratto. L’Adoc ha espresso preoccupazione all’Azienda su un possibile aumento del contenzioso e sul rischio in presenza di forti difficoltà economiche per le famiglie, che si assista ad una recrudescenza del fenomeno degli abbonamenti illegali indubbiamente offerti a prezzi più vantaggiosi rispetto a quelli praticati da Sky.
Crediamo che per disincentivare tale tipo di mercato sommerso, l’azienda si debba impegnare in politiche di caring e di confronto con l’Associazione più incisive e costanti.
Secondo l’Adoc approfondire la conoscenza del fenomeno della pirateria, in tutte le sue sfumature e dettagli, tramite ricerche puntuali ed azioni mirate e congiunte, rappresenta uno strumento fondamentale per contrastare gli illeciti sul web a tutela di tutto il comparto dell’audiovisivo
Si stima che l’impatto del fenomeno illecito sui conti del Sistema Paese sia assai rilevante: 1,08 miliardi di euro sono le previsioni di fatturato perso da tutti i settori economici italiani a causa della pirateria; 455 milioni di euro il danno stimato sull’economia italiana in termini di PIL; 203 milioni di euro i mancati introiti fiscali. Sempre la medesima indagine ha evidenziato una dinamica di crescita della pirateria relativa agli eventi sportivi live, sia in termini di incidenza (dal 7% del 2017 al 9% del 2018) sia in termini di atti (dai circa 15 milioni del 2017 agli oltre 22 milioni del 2018: +52%). Nel complesso si stimano oltre 5 milioni di fruizioni perse nel 2018 (erano 2,8 milioni nel 2017, dunque +90% rispetto alla precedente rilevazione).
Secondo l’indagine Fapav-Ipsos presentata lo scorso anno, i mancati incassi dell’industria audiovisiva italiana a causa della pirateria hanno toccato nel 2018 i 600 milioni di euro con pesanti ripercussioni in termini occupazionali.
“In questo momento più che mai sarebbe fondamentale incoraggiare, anche economicamente, i clienti rimasti, optando per il riconoscimento del rimborso  in automatico per tutti, sin dall’attivazione del servizio e per tutta la durata dell’emergenza.”- afferma il Presidente Roberto Tascini-
L’Adoc conferma, dunque, il suo impegno per diffondere  e promuovere una cultura della legalità con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei consumatori nelle scelte di acquisto.

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